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Viene fondata la Società Verzaschese di pattinaggio (SVP) che, grazie all’impegno di un gruppo di persone e alla donazione della famiglia Cattori di Tenero di franchi 100’000.- in favore dei giovani del comune di Sonogno, realizza una pista di pattinaggio con ghiaccio naturale e un piccolo e funzionale ritrovo pubblico.
Alcune pagine del quaderno dei verbali della neocostituita SVP ad opera del primo comitato:
Siro Gianettoni (Presidente), Franco Salmina (vice preseidente), Angela Piscioli (segretaria), ed i membri Clemente Gianettoni, Achille Ferrata, Gianni Perozzi, Tonino Pinana, Pierino Sonognini.
Nella fotografia da sinistra a destra in piedi:
Claudio Patà, Marco Bisi, Renzo Lanini, Roberto Patà, Nicola Pinana, Aurelio Fratessa, Renato Patà, Gianfranco Rusconi, Michi Pinana, Ivo Fratessa, Fabrizio Ferrari.In ginocchio da sinistra a destra:Valentino Fratessa, Moreno Pinana, Ivano Gianettoni, Damiano Fratessa, Marco Biolzi, Luca Patà, Silvio Rusconi.
Assente nella fotografia:Primo Fratessa.
Incredibile ma vero, la squadra novizi dell’Hockey Club Sonogno, nonostante la pesante sconfitta di 14 a 1 contro l’HC Ascona, terminerà il suo primo campionato al secondo posto.
Marzo 1982
Celestino Fratessa a bordo della nostra prima “Rolba”. Il veicolo era stato donato dalla pista di pattinaggio “La Resega” di Lugano. Per l’epoca: un vero gioiello di funzionalità!
In piedi da sinistra a destra:
Gianfranco Rusconi, Carlo Panscera, Gianfranco Togni, Gianfranco Scolari, Moreno Pinana, Nicola Pinana
In ginocchio da sinistra a destra:
Carmelo Pinana, Roberto Patà, Natalino Badasci, Federico Sutter, Paolo Giovannini, Sandro Morsaci
In piedi da sinistra verso destra:
Valentino Fratessa, Mauro Daldini (all.), Lorenzo Foiada, Damiano Decarli, Manolo Pinana, Luca Patà, Ivano Gianettoni
In ginocchio da sinistra verso destra:
Andrea Decarli, Remo Zanda, Silvio Rusconi, Nevio Gianettoni, Adam Ferrari, Marco Fratesca, Fabrizio Patà, Fabio Badasci
Dopo l’esito positivo di uno studio sulla fattibilità e i segnali di sostegno da parte delle autorità comunali, cantonali e statali, il comitato, con l’approvazione dell’assemblea ha deciso di procedere alla costruzione dell’impianto, per garantirsi il ghiaccio dagli inizi di ottobre fino alla fine di febbraio.
Durante la primavera 1990 sono iniziati i lavori di costruzione della pista di ghiaccio artificiale e sono conclusi alla fine del autunno 1990.
Durante questa fase sono stati costruiti il locale tecnico, il garage della Rolba e i locali della protezione civile (per ca. 90 persone, divise in due camerate di mq. 52 l’una, con tre servizi igienici e due docce) e la platea in beton per il posizionamento delle serpentine.
L’investimento per questa seconda fase di potenziamento si aggira su Fr. 1’900’000.- .
Compresi l’acquisto di un veicolo per la preparazione del ghiaccio e di un orologio-cronometro per il disco su ghiaccio.
Complessivamente, le due fasi di potenziamento del centro sportivo di Sonogno sono venute a costare una cifra di poco superiore ai 2 milioni.
Evidentemente, senza il notevole aiuto ricevuto dalle autorità federali, cantonali e comunali, la realizzazione dì questa importante opera non sarebbe stata possibile.
➢ I sussidi LIM, Sport Toto, Legge sul turismo e Patronato dei comuni svizzeri rappresentano all’incirca il 55% dell’investimento totale.
➢ I prestiti agevolati LIM, rimborsabili in 30 anni senza interessi, ammontano a circa il 30% della spesa.
➢ Il rimanente, un importo quindi leggermente superiore a Fr. 300’000.-, rimarrà a carico della Società.
“Con la realizzazione della pista di ghiaccio artificiale, si conclude la serie di interventi che, sull’arco di una quindicina d’anni, hanno permesso la concretazione di un importante centro sportivo nell’alta Valle Verzasca.
Proprio il tipo di operazione, realizzata in una regione periferica e di montagna, è stato determinante al punto da aver indotto le autorità cantonali e federali a fortemente finanziarla. Senza gli aiuti garantiti dalla LIM e dalla Legge sul turismo il centro sportivo di Sonogno sarebbe ancora un progetto squisitamente teorico, nell’attesa di reperire cospicui contributi in grado di permetterne la costruzione.
Ma al di là dell’aspetto prettamente sportivo, legato, cioè all’offerta di strutture variate e polivalenti, a situare il centro di Sonogno fra quelli vitali per la regione è il suo aspetto sociale.” (…)
“È solo attraverso nuovi stimoli, all’attenzione soprattutto delle giovani generazioni, che è possibile rilanciare la vita sociale laddove il mutare dei tempi e delle necessità hanno determinato una diminuzione della popolazione e degli scambi tra di essa.” (…)
“Le attività sportive e ricreative cresciute, con il tempo, attorno alla pista di Sonogno, dimostrano che gli sforzi profusi da tutti gli enti coinvolti nell’iniziativa è stato pagante. Ne beneficia l’intera Valle Verzasca ai cui abitanti auguro di saper continuare lungo la strada tracciata da chi, ha creduto nel rilancio dell’attività sociale della regione.”
“E’ in questo particolare contesto che due società dell’alta Valle, la Società Verzaschese di Pattinaggio e lo Sci Club Verzasca, danno il via alle loro rispettive attività. La loro funzione è sportiva, ricreativa, sociale ma anche economica. La regione riprende una nuova connotazione, le persone che vi si incontrano provengono dalla regione e parlano la nostra stessa lingua . L’importanza di questo fatto provoca la necessità, per le due società, di mantenere costantemente aggiornate, con molti sforzi, le loro offerte attrattive, attività sportive, animazioni varie, mezzi e infrastrutture.” (…)
“La Società Verzaschese di Pattinaggio è stata creata agli inizi degli anni settanta. Il motivo della sua nascita è legata ad una donazione (Cattori) che il Comune di Sonogno aveva ricevuto in favore di attività per i giovani. Questo fatto è stato certamente importante e decisivo come anche l’impegno dei soci fondatori e dei vari dirigenti che si sono alternati in tutti questi anni. Dalla fondazione, o meglio dalla posa della prima pietra dell’attuale centro sportivo, ad oggi sono trascorsi 21 anni. Anni non sempre facili, caratterizzati dal costante tenace impegno di molte persone, dirigenti, soci o semplici ma preziosi amici che hanno saputo mantenere viva ed efficiente la nostra società.
Dirigere una società sportiva è una cosa molto particolare, non lo si fa per prestigio, per denaro o per sete di potere ma piuttosto per delle ragioni umane particolari ben difficili da decifrare.”
“Mi è particolarmente gradita l’occasione per proporre alcuni elementi di valutazione che permettano di illustrare l’elevato interesse generale della realizzazione, il suo carattere per certi versi esemplare nel quadro della politica di promozione regionale, con la speranza quindi di dimostrare che i soldi pubblici in questa occasione sono stati ben spesi.
Il Centro sportivo di Sonogno è interessante ed utile per una comunità ben più vasta di quella che risiede in permanenza a Sonogno o in Valle Verzasca.
In termini diretti e concreti, per cominciare, va riconosciuto che l’infrastruttura viene utilizzata anche dalle numerose persone e famiglie che in Verzasca possiedono una residenza secondaria. Molte di esse frequentano e vivono la Valle in modo non episodico ma costante, lungo tutto l’arco dell’anno (primavera-estate-autunno-inverno).” (…)
“Il territorio della Verzasca, come quello delle altri Valli ticinesi, è intensamente sfruttato per i bisogni di svago e distensione della popolazione che vive al piano e quale insostituibile entroterra per il movimento turistico che fa capo ai centri lacustri affermati.
Ma cosa sarebbe di questa preziosa funzione se le Valli fossero disabitate, abbandonate, senza un minimo di vita sociale e di animazione culturale, senza infrastrutture di base, servizi pubblici e privati, senza la cura del territorio assicurata da chi vi abita ed in particolare dai contadini?
Ecco dunque che gli interventi che lo Stato promuove per garantire la vita sociale ed economica delle zone periferiche, le cui risorse finanziarie proprie sono notoriamente molto esigue, devono essere visti in questa prospettiva e considerati pertanto alla stregua di un prezzo giusto (anzi tutto sommato molto conveniente) per permettere alla comunità cantonale intera di continuare a beneficiare di beni e prestazioni sempre più rare e ricercate.
La realizzazione di infrastrutture sportive, come quella di Sonogno, rientra molto bene in questo discorso ed il cospicuo sostegno finanziario accordato dallo Stato in nessun caso può essere visto come prestazione di natura assistenziale.” (…)
“Quanto è stato fatto finora, e come è stato fatto, cioè attraverso la riuscita collaborazione tra l’ente pubblico e l’associazionismo privato e con la migliore mobilitazione di tutte le risorse umane locali (in particolare nel quadro della dinamica Società Verzaschese di Pattinaggio), è di buon auspicio perché anche le nuove ambizioni e i nuovi obiettivi non rimangano sulla carta.”
“Grazie al centro sportivo di Sonogno ora possono essere praticate svariate attività sportive estive ed invernali, a beneficio della popolazione dell’intera regione che potrà così disporre di un’ulteriore struttura sportiva, a completamento di quelle già esistenti nei comuni del Piano.
L’Associazione Comuni della Verzasca appoggia pienamente questa iniziativa nella convinzione che la stessa rappresenta una significativa tappa di sviluppo anche turistico, che potrà sicuramente portare ulteriori stimoli e vantaggi all’economia della Valle.”
“Avrei storto il naso se m’avessero detto che volevano costruire la piscina coperta, anche se l’investimento fosse stato identico a quello della pista di ghiaccio. Questo perché sono convinto che lo sviluppo economico, sociale, ed in genere il miglioramento delle condizioni di vita nelle regioni periferiche vanno in primo luogo realizzati partendo da quello che c’è e dalle potenzialità presenti. Questo non significa che si debba essere contrari a qualsiasi innovazione, ci mancherebbe altro, ma si sa che un progetto ha maggiori possibilità di riuscita e di essere ben accetto, capito e sostenuto dalle Autorità e dalla popolazione, se sviluppa delle potenzialità e delle idee che già esistono e sono radicate nelle abitudini di una Comunità.” (…)
“Il buon senso dei promotori si è perfettamente allineato con uno degli articoli cardine della legge sull’aiuto agli investimenti nelle regioni montane (LIM): “Il programma di sviluppo serve ad utilizzare sistematicamente e razionalmente tutte le potenzialità d’una regione” (art. 11).” (…)
“Tanto di cappello dunque a chi ha avuto la volontà e la forza di compiere questo passo. Anzi, meglio dire primo passo, perché non vedo nella realizzazione di queste infrastrutture un’operazione fine a se stessa; il suo valore va ben al di là della soddisfazione di alcuni pattinatori o di pochi tennisti nostrani, questo davvero sarebbe un lusso che a Sonogno non possiamo permetterci!
Il grosso investimento di mezzi, ma soprattutto di forze, ha un senso proprio per il suo aspetto promozionale, sotto tutti i punti di vista, da quello sociale, umano, a quello turistico ed economico. È miope chi vede in queste realizzazioni unicamente il soddisfacimento delle esigenze di alcuni sportivi vallerani.
Il centro è, e sarà un punto di incontro che diverrà insostituibile in quei mesi dell’anno in cui sembra che il declino della Valle continui inesorabilmente e che la vita si viva altrove, giù al Piano.” (…)
“Le Associazioni sono la vita, la festa, l’incontro: esprimono la presenza significativa di gente attiva, di gente che comunica, che si diverte, che contribuisce in modo concreto e disinteressato a far vivere una comunità.
Provate voi ad immaginare la Valle Verzasca senza la Società di Pattinaggio, il Tennis Club, l’Hockey Club, la Bocciofila, lo Sci Club, senza la pista di ghiaccio, senza i campi da tennis, senza…… senza…..”
“Il comprensorio dell’Ente Turistico di Tenero e Valle Verzasca, posto ai margini dei centri più importanti di Locarno e Ascona, si è distinto a livello turistico per due poli: Tenero e la Valle Verzasca.” (…)
“Voglio a questo proposito ricordare lo studio commissionato dal nostro Ente all’Università di San Gallo per quanto riguarda la località di Sonogno. Esso ebbe a evidenziare le potenzialità turistiche del villaggio nonché ad indicare alcune valide strategie per uno sviluppo controllato di questa risorsa. In considerazione dell’imminente revisione del piano regolatore locale, tale lavoro voleva essere stimolo nel dibattito che avrebbe accompagnato le diverse fasi preparatorie di questo strumento pianificatorio.
In data odierna non vi sono purtroppo segnali che abbiano a indicare particolari aperture o indirizzi innovativi in materia turistica.
Voglio tuttavia lanciare un ulteriore appello a coloro i quali saranno chiamati a formulare tali indirizzi ovvero a riconsiderare seriamente il fattore turismo nel contesto della revisione di PR allo scopo di stimolare o incoraggiare qualsivoglia premessa o iniziativa intesa a creare o potenziare strutture d’alloggio collettive.
In effetti favorire ad un certo numero di turisti soggiorni più o meno prolungati, significherebbe un migliore sfruttamento delle strutture esistenti: musei, negozi, artigianato, infrastrutture sportive, ecc.
Di questa situazione ne beneficerebbe anche il Centro sportivo con possibilità dunque di nuove fonti d’entrata, sicuramente più che auspicabili considerati gli alti costi che gravano sulla gestione del centro; inoltre con un’attività indirizzata non esclusivamente ad esigenze di carattere sportivo-ricreative locali, si potrà dare avvio, unitamente alla pratica dello sci di fondo, al lancio di una nuova immagine turistica – quella invernale – oggi decisamente poco attraente.”
“Lo SC Verzasca, è una società che, come l’HCVV, accentra la sua attività a Sonogno durante il periodo invernale, innevamento permettendo.
La costruzione di questo centro è di indubbio vantaggio anche per lo Sci Club Verzasca.
Grazie alla realizzazione di quest’opera il centro invernale della Valle Verzasca acquisterà senza dubbio maggiore attrattività per la famiglia sportiva, per i giovani e per tutti coloro che cercano un luogo di svago sulla porta di casa o lontano dai grandi e sempre più affollati centri invernali. (…)
L’apertura e la praticabilità del circuito sono legati ai fattori climatici che per noi restano e resteranno sempre il problema di maggiore importanza.
Nei confronti dei nostri cugini del pattinaggio non possiamo non provare una punta di banale invidia, loro questo problema, almeno in gran parte, lo hanno risolto.
Irrisolta, e questo è un problema che riguarda entrambe le società, resta la questione di poter offrire alloggi adatti ai potenziali utenti del centro: attualmente è quasi impossibile poter ospitare nella regione dei gruppi di sportivi che volessero recarsi a Sonogno per dei corsi di pattinaggio, hockey o sci di fondo di una durata superiore ad una giornata.
Spero che in un futuro non troppo lontano si possa fare qualcosa anche in questa direzione, ciò che creerebbe le basi per un ulteriore sviluppo delle nostre attività, portando nel contempo anche un modesto contributo economico e sociale a Sonogno e a tutta la valle durante i mesi invernali.”
Dopo diversi anni di intenso lavoro da parte del comitato presieduto dall’instancabile e tenace Presidente Enrico Prat e dai suoi stretti e impegnati collaboratori, il sodalizio è stato ripreso da un nuovo gruppo che ha raccolto la sfida di continuare il percorso finora intrapreso con l’obiettivo di potenziare ulteriormente il movimento hockeystico della regione. La struttura del Centro Sportivo di Sonogno è di proprietà del C omune di Sonogno e i costi generati dalla stessa sono in parte anche finanziati da tutti i Comuni della Subregione Verzasca.
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